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Usi e abusi

Leggi e tossicomanie

di Mariagrazia Fasoli, aggiornato settembre 2023

Nel nostro paese ci sono molte norme che riguardano, direttamente o indirettamente, le tossicomanie. Non sempre tuttavia queste disposizioni sono tra loro coerenti e non è facile conoscere con certezza i propri diritti e i propri doveri. ciò è in parte dovuto al fatto che, oltre allo Stato, molti altri enti, a partire dalle Regioni per finire con le Direzioni Sanitarie di piccoli ospedali, emanano continuamente norme, peraltro di diverso peso, non raramente ignorando quella che in linguaggio giuridico si chiama gerarchia delle fonti normative. Cioè il fatto che, in un ordinamento democratico, non tutte le norme hanno lo stesso valore e quelle di ordine inferiore non possono derogare da quanto stabilito da norme di ordine superiore.

La “legge” più importante in Italia è la Costituzione che contiene i diritti fondamentali di ogni cittadino e le competenze dei vari organi dello Stato.
Tutte le altre leggi devono rispettare i principi della Costituzione. Una normativa che non rispetta i principi costituzionali non ha valore e i cittadini, seguendo determinate procedure, possono chiedere che venga dichiarata nulla da un organo dello Stato chiamato “Corte Costituzionale.
Il Titolo V (artt. 114 – 133) definisce le materie di competenza dello Stato e quelle su cui possono legiferare le Regioni. La Sanità in generale è tema di legislazione concorrente: spetta cioè allo Stato stabilire i principi fondamentali validi in tutto il paese mentre tutto il resto (quindi anche l’organizzazione dei Servizi per le Dipendenze ) è di competenza regionale. Tutto quanto riguarda gli stupefacenti è però regolato dal DPR 309/1990 che è una legge statale speciale. Per il diritto le leggi speciali prevalgono sempre su quelle generali, precedenti o successive, statali o regionali. Tutto quanto stabilito da questa legge vale quindi in tutto il paese. Le leggi regionali in materia, valide, naturalmente, solo nel territorio di quella regione, non dovrebbero quindi mai entrare in contraddizione con il DPR 309. Il tema dell’uso di droghe, alcol, tabacco e di altre dipendenze viene però trattato in numerose altre leggi di tipo penale o civile, o riguardanti il lavoro, le idoneità come quelle alla guida o al porto d’armi, la salute pubblica, il commercio. Inoltre vari enti pubblici (comuni, ministeri, ASL, etc.) possono emanare norme di diverso valore (come ad esempio decreti e circolari) che spiegano come applicare la Legge o danno delle indicazioni su cosa deve essere fatto per svolgere i compiti propri di ogni ente. Anche questi provvedimenti non dovrebbero mai entrare in contrasto con le Leggi Regionali, Nazionali o con la Costituzione. Purtroppo pare invece che ciò avvenga spesso se è vero che la Corte Costituzionale svolge buona parte della sua attività nel dirimere controversie generate da simili situazioni. Questa sezione del nostro sito è dedicata alle difficoltà che le numerose norme possono creare a chi ha problemi correlati alle tossicomanie. Un fattore spesso riferito come precedente la recidiva o ostacolante la remissione in persone tossicodipendenti o alcoliste è la frustrazione, la rabbia e il senso di impotenza conseguenti a atteggiamenti e comportamenti percepiti come ingiusti, discriminanti e anche apparentemente contrari a quanto proclamato da leggi e regolamenti. L’esperienza del Gruppo Abilitazione Civica attivo per alcuni presso il SERT di Montichiari ci ha d’altra parte dimostrato che in molti casi la partecipazione attiva ad iniziative di valore civico può aumentare il senso di appartenenza e di autocompetenza e con ciò svolgere un ruolo protettivo indipendente verso le recidive associate a rabbia e demotivazione. I pazienti afferenti al nostro servizio hanno spesso riferito difficoltà a reagire in maniera efficace e socialmente accettabile a situazioni di violazione dei propri diritti. Sembrava allora importante offrire l’opportunità di utilizzare positivamente la frustrazione per apprendere ad interagire efficacemente con le difficoltà che l’ambiente sociale può presentare a persone che spesso si considerano e vengono considerate “meno uguali”, dando loro gli strumenti per fare le richieste giuste agli interlocutori giusti, nella convinzione che la legge non è “roba da Azzeccagarbugli”, ma può essere utilizzata a proprio vantaggio anche dal semplice cittadino. Questa sezione ha lo scopo di fornire informazioni e indicazioni generali, esposte così come può essere fatto da cittadini operatori sanitari ad altri operatori sanitari e cittadini. Naturalmente non c’è alcuna intenzione da parte nostra di fornire interpretazioni legali che non ci competono e per le quali rinviamo ai numerosi siti gestiti da professionisti del diritto.

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