Il termine “autoaiuto” indica un insieme di iniziative e di esperienze che consentono uno scambio di aiuto tra persone che condividono lo stesso problema . Grazie a questo processo la persona sperimenta le proprie capacità di ricevere e di offrire aiuto, e diviene “competente” nella gestione di un certo problema proprio perché ne è colpita direttamente. Tutto ciò avviene condividendo emozioni e stati d’animo, evita la demoralizzazione, produce un forte legame tra i membri del gruppo, ne influenza positivamente il comportamento. Esistono vari tipi di gruppi di autoaiuto. Tutti sono accomunati da alcune caratteristiche:
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sono centrati su un singolo problema che tocca direttamente almeno alcuni membri del gruppo;
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sono basati sulla parità e l’intercambiabilità dei membri;
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considerano i bisogni emotivi dei membri un fattore fondante e non secondario dell’esistenza del gruppo;
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applicano metodi che favoriscono la comunicazione;
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in genere non hanno statuti ma regole di funzionamento;
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sono autofinanziati;
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non prevedono tessere, iscrizioni o forme preliminari di selezione dei membri;
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si diffondono per attrazione più che per propaganda e utilizzano canali di comunicazione quasi del tutto indipendenti dai mezzi di comunicazione di massa.
I gruppi di autoaiuto per le tossicomanie
I gruppi anonimi dei dodici passi ( NA, AA).
I Club Alcologici Territoriali
Altri gruppi di autoaiuto
aggiornato da Mariagrazia Fasoli il 19 settembre 2013